lunedì 11 dicembre 2017

Oman - Salini Impregilo entra nel mercato dell'Oman. Costruirà un dissalatore


Salini Impregilo entra nel mercato dell'Oman. Costruirà un dissalatore

La società si aggiudica commesse per 490 milioni di dollari, anche ad Abu Dhabi e negli Stati Uniti. Negli Emirati, un'autostrada correrà lungo una riserva di mongrovie. Ma il doppio degli esemplari distrutti sarà ripiantato alla fine dei lavori. Il titolo corre in Borsa
ROMA - Salini Impregilo si aggiudica contratti per un valore complessivo di 490 milioni di dollari in Oman, Abu Dhabi e negli Stati Uniti, "rafforzando il posizionamento del gruppo a livello globale nella realizzazione di grandi infrastrutture complesse, e la sua leadership nei settori acqua e trasporti". E il titolo reagisce positivamente alla notizia. Salini Impregilo entra nel mercato dell'Oman con Fisia Italimpianti, società del gruppo, aggiudicandosi un contratto del valore di 100 milioni di dollari per un impianto di dissalazione da realizzare in joint venture con la società Abengoa per il cliente Acwa Power (Arabia Saudita), insieme agli altri due developer, Veolia e Dhofar International for Investment and Development Co Saog.

La jv, di cui Fisia Italimpianti detiene una quota del 51%, realizzerà un impianto di dissalazione a osmosi inversa da 113.650 mc/g che fornirà acqua potabile alla città di Salalah, nel sud ovest del Paese. Il contratto, da completare entro 27 mesi, è la seconda aggiudicazione per Fisia Italimpianti nel 2017, dopo quella del valore di 255 milioni di dollari assegnatale ad aprile, per la realizzazione di un impianto di dissalazione in Arabia Saudita.

Ad Abu Dhabi, Salini Impregilo si aggiudica un contratto del valore di 200 milioni di dollari per la progettazione e la realizzazione di un collegamento stradale attraverso due isole di Abu Dhabi, per collegare il Capital District e il Central Business District, per cui la capitale degli Emirati Arabi Uniti ha previsto un piano di sviluppo entro il 2030, come stimolo per la sua crescita economica. Una volta completato, entro il 2020, il collegamento stradale tra le due isole di Umm Lafina e Al Reem attraverserà una riserva di mangrovie, dove Salini Impregilo ripianterà un numero doppio degli esemplari persi durante i lavori, secondo criteri di sostenibilità.

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