LIBIA. A TRIESTE CON I SINDACI LIBICI, VIA AL “PILOT ACTION IN FISHERY SECTOR FOR LIBYA ECONOMIC DEVELOPMENT”
24 febbraio 2018
di Vanessa Tomassini –
Si è concluso questa mattina a Trieste, presso la Sala Tessitori del Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia, l’incontro con il Sindaco di Tripoli, Abdirauf Beitelmal, e con il Sindaco di Bengasi, Abdulrahman Elabbar, accompagnato dal Consigliere diplomatico, Faraja Najem. Il meeting di 3 giorni si inserisce nell’ambito dell’avvio del progetto “PATH-DEV – Pilot Action in Fishery Sector for Libya Economic Development”, finanziato dal Ministero dell’Interno e attuato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia con la collaborazione di Informest, e finalizzato al rafforzamento dello sviluppo economico locale nel settore della pesca in Libia attraverso l’attuazione di attività di formazione a favore degli esperti tecnici locali e degli attori privati. Il piano per la pesca nasce nell’ambito della ‘Iniziativa di Nicosia’, lanciata nel 2016 dal Comitato europeo delle regioni (Cdr) per sostenere le città libiche verso una fase di rilancio economico e di rafforzamento dei processi democratici delle istituzioni locali. Nel dettaglio, il Ministero dell’Interno ha stanziato 500mila euro per la Regione Friuli Venezia Giulia col fine di promuovere un’azione pilota nel settore della pesca a sostegno della filiera ittica nelle municipalità costiere libiche, affinché con il lavoro, oltre che attraverso il ritorno ad un controllo delle coste, si riesca a ridare stabilità al paese nordafricano, frenando al contempo l’attività degli scafisti e dei trafficanti di esseri umani.
L’intervento avrà una durata di 18 mesi, dal 1 gennaio 2018 al 30 giugno 2019, ed è in linea con gli impegni assunti col Memorandum d’Intesa italo-libica firmato a Roma lo scorso febbraio da Paolo Gentiloni e Fayez al-Serraj. Il Memorandum, che ridà vita agli accordi firmati in precedenza dai due Paesi, come il Patto di amicizia di Bengasi del 2008, prevede da parte italiana la fornitura di sostegni e finanziamenti a programmi di crescita nelle aree del paese africano colpite dal fenomeno dell’immigrazione illegale, in cambio la parte libica si impegna a collaborare nella lotta al terrorismo e ai traffici illegali di qualsiasi tipo, oltre a cercare di bloccare le partenze di migranti verso le coste italiane. La visita della delegazione libica rappresenta una preziosa occasione di confronto per il consolidamento della collaborazione economica e commerciale nel settore della pesca tra Libia ed Italia, in vista del coinvolgimento di numerosi attori del settore pubblico e privato che avranno l’occasione di partecipare alle future fasi del progetto attraverso visite di studio e attività formative in Friuli.
Dopo un primo momento di presentazione del contesto economico e sociale da parte delle autorità libiche, si sono susseguite diverse tavole rotonde che hanno coinvolto tecnici, imprenditori della filiera ittica ed esperti per delineare i prossimi step. Giovedì nella sala gremita del Consiglio Regionale, dopo l’intervento dei due primi cittadini ha preso la parola Benedetta Oddo, Senior Strategic Advisor to Libyan Municipalities Nicosia Iniziative riscuotendo grande consenso dalla platea di ascoltatori: “I sindaci, i consiglieri e gli operatori locali non sono solamente costruttori di pace teorica, ma combattenti nella quotidianità per assicurare un futuro migliore non solo ai loro figli, ma anche ai nostri. Tengo moltissimo a dire che i due sindaci qui presenti che sono delle istituzioni, nel nostro immaginario simbolo di divisione della Libia, qui rappresentano un’unione forte perché i territori non dividono mai”. “I territori uniscono e costruiscono e questi due sindaci ne sono l’esempio concreto – ha aggiunto – loro non rappresentano solo loro stessi, ma la molteplicità di quei sindaci di grandi e piccole città che guardano fuori dalla loro realtà problematica per cercare respiro. Noi dobbiamo dare questo perché respireremo con loro”. La Oddo ha concluso affermando: “Abbiamo voluto fare questo incontro per lanciare un messaggio forte, quello della concretezza. Abbiamo bisogno di lavoro, di essere e ridiventare operai piuttosto che voler essere presidenti, funzionari, senatori e direttori. Dobbiamo tornare a lavorare e a farlo insieme, noi siamo qui per questo”. Il presidente del Consiglio regionale, Franco Iacop, ha ribadito venerdì: “oggi si scrive una pagina della storia: le città di Benghasi e Tripoli si trovano unite per il lavoro e l’occupazione dei giovani nell’ambito del progetto per la pesca del Friuli Venezia Giulia. Questo progetto è strategico perché conduce alla messa in sicurezza del mediterraneo, favorendo la prosperità dell’economia dei Paesi che vi si affacciano e operando per la pacificazione della Libia anche a favore dell’Europa. Resta l’impegno delle Istituzioni italiane e libiche per aprire nuovi canali in Libia, lavorando fianco a fianco a favore della sicurezza delle attività di cooperazione, nella consapevolezza che laddove c’è lavoro non c’è la guerra”. Nel pomeriggio di venerdì, i due sindaci accompagnati da Benedetta Oddo e da una delegazione di esperti, tra cui l’Ingegnere Gianni De Cecco, hanno fatto visita al Consorzio acquedotto Friuli Centrale (CAFC) dove hanno avuto modo di comprendere come viene gestita la risorsa idrica integrata e ad un impianto per il trattamento della raccolta differenziata. “Sono stati entusiasti – ha commentato l’ing. De Cecco aggiungendo che i sindaci – hanno fatto tante domande e tante proposte”.
http://www.notiziegeopolitiche.net/libia-a-trieste-con-i-sindaci-libici-via-al-pilot-action-in-fishery-sector-for-libya-economic-development/
24 febbraio 2018
di Vanessa Tomassini –
Si è concluso questa mattina a Trieste, presso la Sala Tessitori del Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia, l’incontro con il Sindaco di Tripoli, Abdirauf Beitelmal, e con il Sindaco di Bengasi, Abdulrahman Elabbar, accompagnato dal Consigliere diplomatico, Faraja Najem. Il meeting di 3 giorni si inserisce nell’ambito dell’avvio del progetto “PATH-DEV – Pilot Action in Fishery Sector for Libya Economic Development”, finanziato dal Ministero dell’Interno e attuato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia con la collaborazione di Informest, e finalizzato al rafforzamento dello sviluppo economico locale nel settore della pesca in Libia attraverso l’attuazione di attività di formazione a favore degli esperti tecnici locali e degli attori privati. Il piano per la pesca nasce nell’ambito della ‘Iniziativa di Nicosia’, lanciata nel 2016 dal Comitato europeo delle regioni (Cdr) per sostenere le città libiche verso una fase di rilancio economico e di rafforzamento dei processi democratici delle istituzioni locali. Nel dettaglio, il Ministero dell’Interno ha stanziato 500mila euro per la Regione Friuli Venezia Giulia col fine di promuovere un’azione pilota nel settore della pesca a sostegno della filiera ittica nelle municipalità costiere libiche, affinché con il lavoro, oltre che attraverso il ritorno ad un controllo delle coste, si riesca a ridare stabilità al paese nordafricano, frenando al contempo l’attività degli scafisti e dei trafficanti di esseri umani.
L’intervento avrà una durata di 18 mesi, dal 1 gennaio 2018 al 30 giugno 2019, ed è in linea con gli impegni assunti col Memorandum d’Intesa italo-libica firmato a Roma lo scorso febbraio da Paolo Gentiloni e Fayez al-Serraj. Il Memorandum, che ridà vita agli accordi firmati in precedenza dai due Paesi, come il Patto di amicizia di Bengasi del 2008, prevede da parte italiana la fornitura di sostegni e finanziamenti a programmi di crescita nelle aree del paese africano colpite dal fenomeno dell’immigrazione illegale, in cambio la parte libica si impegna a collaborare nella lotta al terrorismo e ai traffici illegali di qualsiasi tipo, oltre a cercare di bloccare le partenze di migranti verso le coste italiane. La visita della delegazione libica rappresenta una preziosa occasione di confronto per il consolidamento della collaborazione economica e commerciale nel settore della pesca tra Libia ed Italia, in vista del coinvolgimento di numerosi attori del settore pubblico e privato che avranno l’occasione di partecipare alle future fasi del progetto attraverso visite di studio e attività formative in Friuli.
Dopo un primo momento di presentazione del contesto economico e sociale da parte delle autorità libiche, si sono susseguite diverse tavole rotonde che hanno coinvolto tecnici, imprenditori della filiera ittica ed esperti per delineare i prossimi step. Giovedì nella sala gremita del Consiglio Regionale, dopo l’intervento dei due primi cittadini ha preso la parola Benedetta Oddo, Senior Strategic Advisor to Libyan Municipalities Nicosia Iniziative riscuotendo grande consenso dalla platea di ascoltatori: “I sindaci, i consiglieri e gli operatori locali non sono solamente costruttori di pace teorica, ma combattenti nella quotidianità per assicurare un futuro migliore non solo ai loro figli, ma anche ai nostri. Tengo moltissimo a dire che i due sindaci qui presenti che sono delle istituzioni, nel nostro immaginario simbolo di divisione della Libia, qui rappresentano un’unione forte perché i territori non dividono mai”. “I territori uniscono e costruiscono e questi due sindaci ne sono l’esempio concreto – ha aggiunto – loro non rappresentano solo loro stessi, ma la molteplicità di quei sindaci di grandi e piccole città che guardano fuori dalla loro realtà problematica per cercare respiro. Noi dobbiamo dare questo perché respireremo con loro”. La Oddo ha concluso affermando: “Abbiamo voluto fare questo incontro per lanciare un messaggio forte, quello della concretezza. Abbiamo bisogno di lavoro, di essere e ridiventare operai piuttosto che voler essere presidenti, funzionari, senatori e direttori. Dobbiamo tornare a lavorare e a farlo insieme, noi siamo qui per questo”. Il presidente del Consiglio regionale, Franco Iacop, ha ribadito venerdì: “oggi si scrive una pagina della storia: le città di Benghasi e Tripoli si trovano unite per il lavoro e l’occupazione dei giovani nell’ambito del progetto per la pesca del Friuli Venezia Giulia. Questo progetto è strategico perché conduce alla messa in sicurezza del mediterraneo, favorendo la prosperità dell’economia dei Paesi che vi si affacciano e operando per la pacificazione della Libia anche a favore dell’Europa. Resta l’impegno delle Istituzioni italiane e libiche per aprire nuovi canali in Libia, lavorando fianco a fianco a favore della sicurezza delle attività di cooperazione, nella consapevolezza che laddove c’è lavoro non c’è la guerra”. Nel pomeriggio di venerdì, i due sindaci accompagnati da Benedetta Oddo e da una delegazione di esperti, tra cui l’Ingegnere Gianni De Cecco, hanno fatto visita al Consorzio acquedotto Friuli Centrale (CAFC) dove hanno avuto modo di comprendere come viene gestita la risorsa idrica integrata e ad un impianto per il trattamento della raccolta differenziata. “Sono stati entusiasti – ha commentato l’ing. De Cecco aggiungendo che i sindaci – hanno fatto tante domande e tante proposte”.
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